DOCUMENTARIO


"CON LA VALIGIA IN MANO A CERCAR FORTUNA"

Riservati tutti i diritti del produttore multimediale e del proprietario dell'opera riprodotta, salvo specifiche autorizzazioni.

Sono vietati la duplicazione, il noleggio-locazione, il prestito e l'utilizzazione di questo supporto per la pubblica esecuzione.

Documentario scritto e diretto da Mauro vittorio Quattrina per il Comune di San Martino Buon albergo, relativo al fenomeno dell'emigrazione degli italiani all'estero, con testimonianze di persone che emigrarono negli anni 40, 50, 60 e 70. Umano e storicamente ben documentato, a tratti anche divertente, riporta materiale video inedito e raro proposto con un linguaggio d'immagine d'effetto e che cattura l'attenzione. Rai3 su questo documentario, ha dedicato uno special. Produzione 2009. Info: storiavivaitalia@libero.it

Servizio del 19 dicembre 2009, di RAI3 "Il settimanale" relativo al documentario di Mauro Vittorio Quattrina "COn la valigia in mano a cercar fortuna" realizzato per il Comune di San Martino Buon albergo, Assessorato alla Cultura, Ass.re Roberto Alloro, con la consulenza ai testi del Prof. Giuseppe Corrà.

L'ACCADEMIA DELLA CRUSCA INSERIRA' UN MIO DOCUMENTARIO IN UN LORO PROGETTO CULTURALE

Articolo relativo all'Accademia della Crusca del 02.08.2011


Cisl Verona. Documentario “con la valigia in mano a cercar fortuna”

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Domani 22 ottobre a Verona, Cisl ed Anolf scaligere, presentano, presso la sede di Lungadige Galtarossa, il documentario "Con la valigia in mano a cercare fortuna" realizzato dal regista Mauro Vittorio Quattrina e allegato come dvd al volume "Con la valigia in mano: emigrazione a San Martino Buon Albergo nel Novecento" edito dalla biblioteca comunale.
Il volume raccoglie 15 interviste a donne e uomini che nel corso del Novecento hanno vissuto l'esperienza dell'emigrazione all'estero in cerca di lavoro. Il dvd contiene un documentario che racconta queste storie e l'epopea dell'emigrazione italiana del secolo scorso.
A presentare e commentare il documentario ci saranno, oltre all'autore, Giuseppe Corrà, giornalista de L'Arena e curatore del volume, Silvia Anderloni autrice del saggio "Italiani in Belgio" pubblicato nello stesso e Roberto Alloro, assessore alla cultura del Comune di San Martino. Alcuni degli intervistati porteranno la propria testimonianza. Massimo Castellani, segretario della Cisl, introdurrà la serata con un saluto ai presenti.
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l'associazione Monastero del Bene Comune di Saezano.

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A Verona un documentario su viaggi del Novecento [it]
Mercoledì - 27/10/2010

Sarà presentato sabato 30 ottobre, nella sala “Berto Perotti” a Verona, il documentario “Con la valigia in mano a cercar fortuna”, edito dalla Biblioteca Comunale “Don L. Milani” di San Martino Buon Albergo (Verona) e che racconta l’emigrazione sanmartinese del Novecento.

Alla presentazione interverranno Roberto Alloro, assessore alla Cultura del Comune di San Martino Buon Albergo, Giuseppe Corrà, curatore del libro “Con la valigia in mano. Emigrazione a San Martino Buon Albergo nel Novecento” e Mauro Vittorio Quattrina, autore del documentario.

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Gli appuntamenti della settimana a San martino Buon Albergo

Mercoledì 27 ottobre 2010, ore 21.00 – Biblioteca Comunale don Lorenzo Milani
Mercoledì in Biblioteca. Music club 2010-2011
Gianni Della Cioppa presenta
Correnti progressive:
BMS, le Orme, PFM, Area, New Trolls, Osanna e il pop italiano degli anni Settanta
ingresso libero
Giovedì 28 ottobre 2010, ore 21.00 - Biblioteca Comunale don Lorenzo Milani
ASCOLTO, GUARDO, SENTO …”
Laboratorio esperienziale per Genitori, Insegnanti ed Educatori
seminario sarà tenuto dal dott. Roberto Targon, psicologo
a cura della Cooperativa sociale Onlus l’Alveare
ingresso libero

 

Sabato 30 ottobre 2010, ore 16.20 –

Sala “Berto Perotti” – Via Cantarane 26 (Verona)

L’Istituto Veronese per la stortia della resistenza e dell’età contemporanea
presenta
Con la valigia in mano a cercar fortuna…
il documentario sull’emigrazione sanmartinese nel Novecento edito dalla Biblioteca Comunale don L. Milani
Intervengono:
Roberto Alloro, Assessore alla cultura del Comune di San Martino Buon Albergo.
Giuseppe Corrà, curatore del libro Con la valigia in mano. Emigrazione a San Martino Buon Albergo nel Novecento.
Mauro Vittorio Quattrina, autore del documentario
Introduce Roberto Bonente, IVrR
Sabato 30 ottobre 2010, ore 21.00 – Teatro E. Peroni
Appuntamento straordinario
Concerto con
MAURO OTTOLINI
&
LATO LATINO QUINTET
entrata libera
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giovedì 21 ottobre 2010

Con la valigia in mano a cercare fortuna

Sanmartinesi con la valigia in cerca di miglior fortuna

RICORDI. Presentato un volume di Corrà e un video di Quattrina sull'emigrazione in paese
E oggi la situazione è capovolta: 1300 immigrati su 14mila abitanti

19/11/2009

Zoom Foto

La copertina del libro di Giuseppe Corrà

Foto in bianco e nero: navi, treni e miniere, gli occhi sgranati dei bambini, i volti degli adulti, in debito di vitamine e proteine, coi baffi, il cappello e la valigia.
Il dramma dell'emigrazione, con le sue lacrime ma anche con le vittorie e i ritorni, è stato celebrato domenica scorsa a San Martino Buon Albergo, sul palco del teatro Peroni, da un paese affettuoso, riunito attorno ai suoi figli partiti tanti anni fa e tornati a casa. L'occasione era la presentazione di un libro: Con la valigia in mano. Emigrazione a San Martino Buon Albergo nel Novecento a cura di Giuseppe Corrà e del documentario che l'accompagna Con la valigia in mano a cercar fortuna... di Mario Vittorio Quattrina. Si tratta del culmine dei lavori voluti dall'assessorato alla Cultura di San Martino, nell'ambito del Progetto emigranti, partito nel luglio del 2008.
Sul palco, per festeggiare l'occasione, c'erano, oltre a Giuseppe Corrà e Mario Vittorio Quattrina, il sindaco Valerio Avesani, l'assessore alla Cultura Roberto Alloro, , l'autrice del saggio Italiani in Belgio Silvia Anderloni e Moustapha Tounkara, presidente dell'associazione senegalese di Verona e provincia «Gore Onesta».
«Il nostro comune rischia di essere fagocitato dalla città», ha detto Alloro, «vorremmo mantenere la coesione di San Martino attraverso il binomio ricordo e riflessione sull'attualità. Così che nessuna esperienza vada spesa invano». Un desiderio al quale il sindaco ha risposto con una nuova sfida: «L'anno prossimo fate un altro libro e un altro film su chi è qui, oggi, come immigrato. Così tra due anni ne possiamo fare un terzo in cui raccontiamo il dialogo e l'incontro tra due generazioni di emigrati di paesi e culture diverse: un'opportunità splendida».
La pubblicazione e il documentario sono strutturati attorno alle interviste fatte ad attuali residenti di San Martino che hanno vissuto l'emigrazione, in particolare negli anni immediatamente successivi al dopoguerra: testimonianze a volte tristi, a volte picaresche, mai melodrammatiche. Eppure ne emergono particolari inquietanti: migliaia di italiani portati in Belgio su carri bestiame scoperti, alloggiati nelle baracche di legno degli ex lager nazisti, ancora piene di fantasmi.
Ben 28 milioni di connazionali che partirono tra il 1876 e il 1976. E oggi la grande ondata contraria: 1.300 immigrati a San Martino su poco meno di 14mila abitanti: quasi il 10 per cento. Quindici interviste da leggere e ascoltare per abbracciare il nostro passato ed essere più tolleranti nei confronti del presente.

Adamo Dagradi

Quando «gli zingari» eravamo noi italiani

DOCUMENTO. Il Comune ha promosso due anni di ricerche culminate in un libro, l'avvio di un archivio della memoria

Un volume e un dvd pubblicati dalla biblioteca comunale raccontano le storie dei sanmartinesi

03/11/2009

Zoom Foto

Arrivano gli italiani: emigranti destinati alle m iniere sbarcano in Belgio nel 1946

Sono stati calcolati in 25 milioni 800mila gli emigranti dall'Italia tra il 1876 e il 1976. Gli albanesi, gli zingari, eravamo noi italiani; e noi veneti, «i terroni del Nord», più degli altri: tre milioni 300mila emigranti dalla nostra regione, la più colpita dal fenomeno perché la più povera. Oggi siamo diventati terra di immigrazione, ed emarginiamo gli immigrati con lo stesso razzismo che subirono i nostri nonni.
Le vicende degli emigrati da San Martino Buon Albergo sono raccontate nel libro Con la valigia in mano, a cura di Giuseppe Corrà e con un saggio di Silvia Anderloni, edito dalla biblioteca comunale di San Martino Buon Albergo (170 pagine). Il libro e il dvd allegato, di Mauro Vittorio Quattrina, saranno presentati domenica 15 novembre alle 15,45 al Teatro Peroni.
La preparazione dell'opera è durata due anni. «Siamo partiti», spiega l'assessore comunale alla cultura Roberto Alloro, «dall'idea di lavorare a un archivio delle memorie del nostro territorio, per raccogliere le storie, i documenti, le testimonianze. Ci è sembrato importante affrontare un tema d'attualità come quello dell'emigrazione». Una ricerca che guarda al passato, ma animata dal bisogno di riflettere sull'attualità.
Il libro raccoglie 15 testimonianze di sanmartinesi emigrati all'estero nel secolo scorso; il video di Mauro Vittorio Quattrina, allegato al libro, in 57 minuti presenta le testimonianze dei protagonisti e molte immagini inedite tratte da archivi europei e americani che il regista ha esplorato proprio per questa ricerca.
L'opera si completa con un saggio di Silvia Anderloni sugli Italiani in Belgio, una delle esperienze più nere del dopoguerra raccontata dai testimoni.
«Questo lavoro», continua l'assessore, «ha una indubbia attualità politica. Negli ultimi anni le nostre comunità sono chiamate a misurarsi con culture e stili di vita di persone da tutto il mondo. Sono sollecitate a confrontarsi con problematiche nuove, la cui soluzione richiede grande disponibilità all'ascolto e al dialogo. Lo sforzo riguarda soprattutto le istituzioni, che debbono evitare semplicistiche soluzioni "di pancia" e agire piuttosto in una prospettiva di medio-lungo termine, lontana da logiche antistoriche e inutili chiusure culturali. Leggere le testimonianze di nostri concittadini significa anche promuovere l'idea che la nostra è già e nei fatti una comunità aperta, frutto di successivi spostamenti di persone dalla campagna alla città, dalla montagna alla pianura, dal Meridione al Settentrione e ora dall'estero».
La raccolta di queste storie, delle foto e dei documenti che le accompagnano, ha dato il via ad un cantiere che rimane aperto a quanti vogliono contribuire ad arricchire questo archivio della memoria con le proprie testimonianze e i propri racconti. Le storie degli emigranti sono solo un primo passo di un progetto più ampio di ricerca e documentazione, di quella microstoria la cui conservazione non può che essere affidata agli studiosi e alle istituzioni locali.
«Un modo», conclude Alloro, «per non perdere di vista le tracce di queste piccole epopee familiari che s'intrecciano con la grande storia italiana ed europea del Novecento».