IL SASSO E IL GRANO, TRE STORIE SUL FILO SPINATO - 1°DVD "ERO UN NUMERO, ALBERTO SED"

Il Sasso e il Grano, è una collana di tre dvd incentrati su tre storie differenti di ex deportati che raccontano la loro esperienza incredibile.

 

La prima storia, cioè quella di Alberto Sed intitolata "ERO UN NUMERO" è veramente particolare. Alberto, ebreo romano, fu deportato ad Auschwitz nel 1944 ed è uno dei pochi italiani sopravvissuti da quel lager. Ad Auschwitz arriva da Roma insieme alla mamma e alle tre sorelle passando prima dal campo di raccolta di Fossoli di Carpi di Modena. La mamma e una sorella verranno mandate subito alla camera a gas. Un'altra sorella verrà sbranata dai cani delle SS per divertimento. Un'altra sorella, che aveva assistito a questo omicidio, si salva perché su di lei vennero effettuati esperimenti da parte del dott. Mengele. Alberto, tutto di un fiato, racconta la sua storia che raccoglie una testimonianza viva e in prima persona delle condizioni dei campi di concentramento. Basti pensare che Alberto Sed non prese mai in braccio i suoi figli e nipoti. Questo perché ad Auschwitz venne ordinato ai prigionieri di lanciare in aria i neonati e le SS "giocavano" e scommettevano al tiro al bersaglio. Quattrina sceglie una via registica lineare dove il racconto viene supportato sia da immagini d'epoca e sia da disegni ad olio a significare il "quadro" degli avvenimenti che appartiene si al passato ma che come "le opere d'arte" deve appartenere alla "memoria" di tutti e come le opere d'arte va curato e conservato.

Alberto Sed offre una visione a 360° della vita nei campi di concentramento dove, praticamente, prova purtroppo sulla sua pelle ogni aspetto negativo di quella esperienza. Alberto ha 15 anni quando è prigioniero ad Auschwitz e riflette, il suo racconto, il suo stato d’animo di ragazzo adolescente che in pochi giorni passa dall’adolescenza ad una tragica consapevole maturità. Quasi non crede a quello che vede, addirittura pensa di essere pazzo ma, vedendo e rivedendo ogni giorno le terribili scene che gli si presentano davanti, si rende consapevole che “bisogna sopravvivere perché qualcuno un giorno, quando la guerra sarà finita, dovrà raccontare a tutti quello che succede ad Auschwitz”. Non sarà facile il ritorno a casa perché per decenni non parlerà mai della sua storia. Alberto si sposa, nel dopoguerra, e ha figlie e nipoti, ma attorno a lui gli amici ex deportati non riescono a sopportare i fantasmi dei campo di concentramento e si suicidano per fuggire agli spettri che li hanno accompagnati dal 1945 in poi.

 

Documentario in cui il regista Quattrina evita accuratamente le scene cruente, proprio per portare lo spettatore ad essere partecipe del racconto di Alberto al di là delle facili emozioni che le immagini drammatiche possono sviluppare. Un uso particolare della colonna sonora tende a generare un senso di “tempo sospeso” proprio per avvolgere di storia lo spettatore

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"ERO UN NUMERO" ALBERTO SED - VOL. 1


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Il Sasso e il Grano, giornata della memoria a Peschiera

Per quanto riguarda il "Sasso e il Grano, tre storie sul Filo Spinato - Alberto Sed, ero un numero", si tratta di una collana di tre dvd incentrati su tre storie differenti di ex deportati che raccontano la loro esperienza incredibile.

La prima storia, cioè quella di Alberto Sed "ERO UN NUMERO" è veramente particolare. Alberto fu deporatato ad Auschwitz ed è uno dei pochi italiani sopravvissuti. Ad Auschwitz arriva da Roma insieme alla mamma e alle tre sorelle. Una mamma e una sorella verranno mandate subito alla camera a gas.

Un'altra sorella verrà sbranata dai cani delle SS per divertimento. Un'altra sorella, che aveva assistito a questo omicidio, si salva perché su di lei vennero effettuati esperimenti da parte del dott. Mengele. Alberto, tutto di un fiato, racconta la sua storia che raccoglie una testimonianza viva e in prima persona delle condizioni dei campi di concentramento. Basti pensare che Alberto Sed non prese mai in braccio i suoi figli e nipoti. Questo perché ad Auschwitz venne ordinato ai prigionieri di lanciare in aria i neonati e le SS "giocavano" e scommettevano al tiro al bersaglio. Quattrina sceglie una via registica lineare dove il racconto viene supportato sia da immagini d'epoca e sia da disegni ad olio a significare il "quadro" degli avvenimenti che appartiene si al passato ma che come "le opere d'arte" deve appartenere alla "memoria" di tutti e come le opere d'arte va curato e conservato. Documentario in cui Quattrina evita accuratamente le scene cruente, proprio per portare lo spettatore ad essere partecipe del racconto di Alberto al di là delle facili emozioni che le immagini drammatiche possono sviluppare.

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Argomento 'cultura'

Peschiera del Garda (Vr)
IL SASSO E IL GRANO
Data di pubblicazione: 01/02/2011

 

Venerdì 4 febbraio nell’ambito della Giornata della Memoria, l’assessorato alla cultura promuove la promozione del DVD di Mauro Quattrina. L’autore sarà presente all’evento. Tre storie sul filo spinato, Caserma d’Artiglieria di Porta Verona, sala conferenze ore 20.45 Si tratta di una collana di tre DVD incentrati su tre storie differenti di ex deportati che raccontano la loro esperienza incredibile.

La prima storia, cioè quella di Alberto Sed “Ero un numero” è veramente particolare. Alberto fu deporatato ad Auschwitz ed è uno dei pochi italiani sopravvissuti. Ad Auschwitz arriva da Roma insieme alla mamma e alle tre sorelle. Una mamma e una sorella verranno mandate subito alla camera a gas. Un’altra sorella verrà sbranata dai cani delle SS per divertimento. Una terza sorella, che aveva assistito a questo omicidio, si salva perché su di lei vennero effettuati esperimenti da parte del dott. Mengele. Alberto, tutto di un fiato, racconta la sua storia che raccoglie una testimonianza viva e in prima persona delle condizioni dei campi di concentramento. Basti pensare che Alberto Sed non prese mai in braccio i suoi figli e nipoti. Questo perché ad Auschwitz venne ordinato ai prigionieri di lanciare in aria i neonati e le SS “giocavano” e scommettevano al tiro al bersaglio. Quattrina sceglie una via registica lineare dove il racconto viene supportato sia da immagini d’epoca, sia da disegni ad olio a significare il “quadro” degli avvenimenti che appartiene si al passato ma che come “le opere d’arte” deve appartenere alla “memoria” di tutti e come le opere d’arte va curato e conservato. Documentario in cui Quattrina evita accuratamente le scene cruente, proprio per portare lo spettatore ad essere partecipe del racconto di Alberto al di là delle facili emozioni che le immagini drammatiche possono sviluppare.

FIERE ED EVENTI | mercoledì 19 gennaio, 17:22

Peschiera del Garda: 4 febbraio 2011 con Mauro Quattrina per la giornata della Memoria

Peschiera del Garda Caserma d'Artiglieria di Porta Verona sala conferenze ore 20.45.

Per quanto riguarda il" Sasso e il Grano, tre storie sul Filo Spinato - Alberto Sed, ero un numero", si tratta di una collana di tre dvd incentrati su tre storie differenti di ex deportati che raccontano la loro esperienza incredibile.

La prima storia, cioè quella di Alberto Sed "ERO UN NUMERO" è veramente particolare. Alberto fu deporatato ad Auschwitz ed è uno dei pochi italiani sopravvissuti. Ad Auschwitz arriva da Roma insieme alla mamma e alle tre sorelle. Una mamma e una sorella verranno mandate subito alla camera a gas.

Un'altra sorella verrà sbranata dai cani delle SS per divertimento. Un'altra sorella, che aveva assistito a questo omicidio, si salva perché su di lei vennero effettuati esperimenti da parte del dott. Mengele. Alberto, tutto di un fiato, racconta la sua storia che raccoglie una testimonianza viva e in prima persona delle condizioni dei campi di concentramento. Basti pensare che Alberto Sed non prese mai in braccio i suoi figli e nipoti. Questo perché ad Auschwitz venne ordinato ai prigionieri di lanciare in aria i neonati e le SS "giocavano" e scommettevano al tiro al bersaglio. Quattrina sceglie una via registica lineare dove il racconto viene supportato sia da immagini d'epoca e sia da disegni ad olio a significare il "quadro" degli avvenimenti che appartiene si al passato ma che come "le opere d'arte" deve appartenere alla "memoria" di tutti e come le opere d'arte va curato e conservato. Documentario in cui Quattrina evita accuratamente le scene cruente, proprio per portare lo spettatore ad essere partecipe del racconto di Alberto al di là delle facili emozioni che le immagini drammatiche possono sviluppare.

Imperiese

24-30 gennaio Settimana Nazionale AISM dei Lasciti 2011. Eventi anche a Sanremo

24-30 gennaio Settimana Nazionale AISM dei Lasciti 2011. Eventi anche a Sanremo

SANREMO (IM). Parte la Settimana Nazionale dei Lasciti promossa dall’Associazione italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione con il patrocinio e la collaborazione del Consiglio Nazionale del Notariato.

A Sanremo si terrà pertanto un incontro con i notai per conoscere a fondo una materia delicata e complessa come i lasciti testamentari.

Giovedì 27 gennaio 2011 infatti il Presidente della Sezione AISM Provincia di Imperia Sig. Grazia Seno e il Notaio Dott. Simona Giraldi incontreranno i cittadini dalle ore 16,30 alle ore 19,00 presso Villa Nobel in Sanremo nell’ambito della Settimana Nazionale dei Lasciti che si terrà su tutto il territorio nazionale dal 24 al 30 gennaio.

L’iniziativa promossa dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione con il patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato ha l’obiettivo di sensibilizzare, informare e soprattutto offrire un servizio di consulenza in materia successoria.

Ma non solo: tutte le informazioni in materia di lasciti anche su www.aism.it e per tutta la settimana un Numero Verde dedicato 800.094464. Un gesto di solidarietà per un futuro libero da sclerosi multipla.

Le principali città italiane saranno sede di incontri nei quali i notai saranno a disposizione dei cittadini per fornire un’informazione chiara e esaustiva sul “testamento”.

Sostenere con una disposizione testamentaria l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla e la sua Fondazione significa dare un futuro alla ricerca scientifica e garantire i servizi sanitari e sociali alle 60 mila persone colpite da sclerosi multipla. Una grave malattia, cronica, invalidante e imprevedibile del sistema nervoso centrale che colpisce prevalentemente i giovani tra i 20 e i 30 anni e le donne.

 

Giornata della Memoria: ulteriori iniziative a Sanremo e Imperia

Giornata della Memoria: ulteriori iniziative a Sanremo e Imperia

SANREMO (IM). L'Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Sanremo, Claudia Lolli , oltre alle iniziative organizzate dall'Assessorato alla Cultura per la Giornata della Memori...

venerdì, gennaio 21, 2011

Giorno della Memoria: altre iniziative a cui aderisce il Comune di Sanremo

L'ANPI, Istituto Storico della Resìstenza e dell'Età contemporanea, e la Federazione Volontari della Libertà di Imperia hanno organizzato un programma eventi per la celebrazione della Giornata della Memoria: a Sanremo Martedì 25 Gennaio 2011
Palafiori – Corso G. Garibaldi Ore 9.30. Proiezione del film-documentario “Il sasso e il grano – Tre storie sul filo spinato” del regista Mauro Vittorio Quattrina, a cura dell’Associazione Culturale Storia Viva di Verona. Federazione Operaia Via Corradi, 47 Ore 16.30
Presentazione del libro “I campi di concentramento in Liguria”, a cura del Circolo Brandale di Savona con il patrocinio del Comune di Sanremo e della Federazione Operaia Sanremese
Imperia Aula Magna - Polo Universitario Via Nizza, 8 Mercoledi’ 26 Gennaio 2011 Ore 10.00.
Proiezione del film-documentario “Il sasso e il grano – Tre storie sul filo spinato” del regista Mauro Vittorio Quattrina, a cura dell’Associazione Culturale Storia Viva di Verona
Giovedi’ 27 Gennaio 2011 Ore 10.00. Presentazione del libro “I campi di concentramento in Liguria”, a cura del Circolo Brandale di Savona.

unedì 07 Febbraio 2011 | Ultimo aggiornamento 13:25

A Sanremo e Imperia

Giorno della Memoria: "Il sasso e il grano" e "I campi di concentramento in Liguria"

 





Sanremo - Due appuntamenti, dal 25 gennaio, con il film-documentario "Il sasso e il grano" e la presentazione del libro sui campi di concentramento del nostro territorio
L'ANPI, Istituto Storico della Resìstenza e dell'Età contemporanea, e la Federazione Volontari della Libertà di Imperia hanno organizzato un programma eventi per la celebrazione della Giornata della Memoria:

Sanremo
Martedì 25 Gennaio 2011
Palafiori – Corso G. Garibaldi
Ore 9.30
Proiezione del film-documentario “Il sasso e il grano – Tre storie sul filo spinato” del regista Mauro Vittorio Quattrina, a cura dell’Associazione Culturale Storia Viva di Verona

Federazione Operaia Via Corradi, 47
Ore 16.30
Presentazione del libro “I campi di concentramento in Liguria”, a cura del Circolo Brandale di Savona con il patrocinio del Comune di Sanremo e della Federazione Operaia Sanremese

Imperia
Aula Magna - Polo Universitario
Via Nizza, 8
Mercoledi’ 26 Gennaio 2011
Ore 10.00
Proiezione del film-documentario “Il sasso e il grano – Tre storie sul filo spinato” del regista Mauro Vittorio Quattrina, a cura dell’Associazione Culturale Storia Viva di Verona

Giovedi’ 27 Gennaio 2011
Ore 10.00
Presentazione del libro “I campi di concentramento in Liguria”, a cura del Circolo Brandale di Savona

21/01/2011

Unis@und a ritmo frenetico

 

Salerno (21 gennaio 2011).- Attività frenetica per la redazione giornalistica di Unis@und, la web radio dell’Università di Salerno. Oltre a ‘Metropolitana’, la quotidiana strisca condotta da Alessandro Livrieri (rassegna stampa internazionale, nazionale, interviste), la prossima settimana spiccano due appuntamenti importanti. ‘Trenta minuti’, la trasmissione condotta dal nostro direttore, Vincenzo Greco, in onda ogni lunedì (dalle ore 11.00 alle ore 11.30) affronterà il tema della dispersione scolastica. In studio ci sarà  Mauro Cozzolino, coordinatore per l’Ateneo di Salerno  del progetto europeo MOST (MOtivazione allo STudio). Quando parliamo di dispersione scolastica ci riferiamo ad un fenomeno che non si identifica semplicemente con l’abbandono, ma riunisce un insieme di cause (irregolarità nelle frequenze, ritardi, non ammissione all’anno successivo, ripetenze, interruzioni). Cause  che possono sfociare nell’uscita anticipata dei ragazzi dal sistema scolastico. Il Dipartimento di Scienze della Educazione dell'Università degli Studi di Salerno è capofila del progetto europeo MOST (MOtivazione allo STudio). L'obiettivo è quello di contrastare la dispersione scolastica nella fascia d'età compresa tra i 14 e i 18 anni, attraverso la rimotivazione allo studio degli alunni.  Giovedì  26 gennaio per gli ‘Speciali di Unis@und’, in onda dalle ore 12.00 alle ore 13.00, ospiti di Vincenzo Greco saranno  Alberto Sed, uno dei pochi sopravvissuti di Auschwitz, Mauro Vittorio Quattrina, regista di numerosi documentari storici, Antonio Falcone, figlio di Carmine Falcone;  durante la trasmissione ci saranno testimonianze di salernitani deportati nei campi di concentramento: Enzo Pezzati, Raffaele Ventre, Luigi Fereoli, Bernardino Iannone. Il tema della trasmissione è dedicato al Giorno della Memoria. “Olocausto: ricordare per costruire un futuro migliore”.

Tema molto sentito dall’Università di Salerno che, come Diariosette, partecipa al progetto ‘Parco della Memoria delle vittime naziste in Campania’, lanciato dalla redazione napoletana di ‘Repubblica’.  Non a caso  presso il teatro d’Ateneo, mercoledì 26 gennaio a partire dalle ore 15.00,  sarà proiettato il documentario di Giustina Laurenzi ‘Una storia diversa. Gli Ebrei a campagna’. Seguirà un dibattito al quale parteciperanno il rettore dell’Ateneo, Raimondo Pasquino, il preside della facoltà di lettere e filosofia, Luca Cerchiai, Miriam Rebhun e Marco Soria della Comunità ebraica di Napoli ed Edoardo Scotti, giornalista di Repubblica e promotore dell’iniziativa Parco della Memoria in Campania. Interverranno, anche,  i docenti Pietro Cavallo, Pasquale Iaccio e Mauro Menichetti e l’autrice del documentario.

Tra le attività della radio universitarie spiccano, anche, ‘Frammenti d'Arte’, un angolo colorato di un’ora prodotto dalla redazione cultura guidata dal Milena Acconcia; torna per il quarto anno consecutivo ‘Pane&Pallone’, in una veste rinnovata e tutta al femminile. Ad affiancare Alfonso Avagliano, per tutti ‘Fonzie’, ci saranno Lucia Cuozzo e Veronica Giuliano. 60 minuti ricchi di approfondimenti e news sul week end sportivo, ma anche interviste ospiti e tant'altro. Il tutto condito da una buona dose di ironia e musica. 

E a proposito di musica, Unis@und propone una serie di programmi, tutti da scoprire e da ascoltare,  ideati dalla redazione musica, coordinata da Pierpaolo Fasano. E promosso dall’Associazione UNIS@UND, nell’ambito delle attività della webradio ufficiale dell’Ateneo Salernitano,  è aui nastri di partenza   Il Corso di Formazione in Innovazione Tecnologica, Gestione & Promozione di Contenuti Informativi Multimediali, Radio-Televisivi, Musicali, denominato “Intricati Intrecci”. Il percorso formativo prevede eventi/e seminari   con  docenti universitari e professionisti del settore; esercitazioni che avranno lo  scopo di far emergere idee e tracce (format radio-televisivi, eventi live, progetti musicali, campagne pubblicitarie, piani d’uso dei new media) da trasformare in progetti “reali” nei quali dovranno integrarsi in maniera interdisciplinare le varie competenze apprese. Non mancheranno le attività laboratoriali in cui i corsisti lavoreranno in team, gestendo e realizzando progetti coordinati da professionisti del settore.

 

Rocco Sicilia

logo provincia

 

Il sasso e il grano. Speciale Giornata della Memoria

Martedì 1 febbraio 2011, Auditorium del Centro Servizi della Provincia di Venezia

Locandina

Locandina

Come spiega l’Assessore all’Istruzione Claudio Tessari, “la necessità di un approfondimento, di un ricordo, di una riflessione, è assolutamente indispensabile perché chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo.
Proprio per questo la triste esperienza della Shoah non può e non deve essere dimenticata.
Dimenticare vorrebbe dire mettere a tacere la nostra coscienza.
Dimenticare sarebbe un atto di viltà e di debolezza nei confronti dei milioni di vittime pianificate dal regime nazista.
Dimenticare sarebbe un atto di cecità verso eventi simili che ogni giorno accadono in molte parti del mondo.
Dimenticare vorrebbe dire offrire un alibi a chi è arrivato a negare l’Olocausto, a chi sta minacciando di voler riprendere il folle progetto di cancellare gli ebrei dalla faccia della Terra.
Dimenticare sarebbe rinunciare alla nostra MEMORIA.
Auspico che in ogni Istituto Scolastico – con le opportune sensibilità – si affronti il tema.
La Provincia di Venezia offre l’opportunità di incontrare l’autore e regista Mauro Vittorio Quattrina de “Il sasso e il grano” alle classi che lo desiderano, con una speciale proiezione del documentario martedì 1 febbraio 2011 dalle ore 9.30, presso l’Auditorium del Centro Servizi della Provincia di Venezia”.

Il documentario propone la storia di Alberto Sed, sopravvissuto ad Auschwitz, dove morirono sua mamma e sua sorella, e dove ha visto prigionieri costretti a lanciare per aria neonati a cui i nazisti sparavano come al tiro a volo; venne di seguito spedito poi a Dora. Per questo non è mai riuscito a prendere in braccio i suoi figli.

In allegato il Programma della giornata
Fonte:
Provincia di Venezia - Assessorato alla Pubblica Istruzione

Allegati:

Assesore alla cultura del Comune di Venezia, il Regista Mauro Vittorio Quattrina, l'Assessore all'Istruzione della Provincia di Venezia

Assesore alla cultura del Comune di Venezia, il Regista Mauro Vittorio Quattrina, l'Assessore all'Istruzione della Provincia di Venezia

Provincia di Venezia presentazione del documentario del regista Mauro Vittorio Quattrina "Il Sasso e il Grano - Ero un numero Alberto Sed - 1° dvd"

-Flusso agenzia-Politica-VENEZIA: DOMANI PROIEZIONE PER LE SCUOLE DEL DOCUMENTARIO “IL SASSO E IL GRANO”

 

Lunedì 31 Gennaio 2011 11:13

VENEZIA: DOMANI PROIEZIONE PER LE SCUOLE DEL DOCUMENTARIO “IL SASSO E IL GRANO”

 

 

(AGENPARL) - Roma, 31 gen - Domani alle ore 9.30 all’auditorium del centro servizi della Provincia (via Forte Marghera 191 – Mestre), la Provincia celebra la Giornata della Memoria con la proiezione del documentario “Il sasso e il grano” di Mauro Vittorio Quattrina, che racconta la storia di tre italiani nei campi di concentramento. L’autore sarà presente alla proiezione assieme all’assessore all’Istruzione Claudio Tessari, ad alcune classi degli istituti superiori Foscarini, del liceo artistico, dell’Algarotti, del Marco Polo, del Foscari-Massari-Mozzoni, del Gritti, del Bruno e Stefanini e alla seconda commissione consiliare della Provincia. Il documentario è stato anche distribuito a tutti gli istituti superiori della provincia. Il programma della mattinata prevede alle ore 9.45 il saluto dell’assessore all’Istruzione Claudio Tessari, alle ore 10 la proiezione, alle 11.15 il dibattito e alle 12.30 le conclusioni.

 

«La necessità di un approfondimento, di un ricordo, di una riflessione – sottolinea l’assessore Tessari – è assolutamente indispensabile perché chi non conosce il passato è condannato a ripeterlo. Proprio per questo la triste esperienza della Shoah non può e non deve essere dimenticata. Dimenticare vorrebbe dire mettere a tacere la nostra coscienza, rinunciare alla nostra memoria e offrire un alibi a chi è arrivato a negare l’olocausto».

 

Pubblicato in Politica

http://iptv.cgil.lombardia.it/web/CanaleTematico.aspx?ch=41&fl=3305&mode

La Storia Di Alberto Sed Ad Auschwitz

Ero un Numero. La Storia Di Alberto Sed Ad Auschwitz
Alberto Sed è uno dei pochi sopravvissuti italiani di Auschwitz. La sua incredibile avventura e il vissuto di fatti di una crudezza inimmaginabile, come il tiro a segno fatto con i neonati lanciati per aria, da parte dei nazisti, lo segnano profondamente tanto che nella sua vita non è mai riuscito a prendere in braccio figli e nipoti. La sua testimonianza è arricchita dall'introduzione e dalla chiusura dello storico R. Riccardi che ha curato in un libro la storia di Alberto. 53 minuti che il regista Mauro Vittorio Quattrina, con una estrema e rara abilità narrativa, rende interessante quanto un film d'azione. Un piccolo capolavoro nel suo genere. Per non dimenticare. Il documentario fa parte di una collana di tre testimonianze denominate IL SASSO E IL GRANO ideato, scritto e diretto da Mauro Vittorio Quattrina. Per organizzare proiezioni contattare storiavivaitalia@libero.it


Visiona il video cliccando qui
-- http://iptv.cgil.lombardia.it/web/CanaleTematico.aspx?ch=41&fl=3305&mode

 

 

2011-01-26

 



Università

Speciale Unis@und "Olocausto: ricordare per costruire un futuro migliore"

Speciale Unis@und
Qualche settimana fa altri 54 Stolpersteine (pietre d'inciampo) sono state apposte in cinque diversi municipi di Roma: Primo, Secondo, Terzo, Nono e Diciassettesimo. Il progetto, che è posto sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, ha il Patrocinio dell'Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Roma. Le "pietre d'inciampo" nascono dall'iniziativa dell'artista Guenter Demnig e sono sampietrini che servono a ricordare gli ebrei e gli oppositori politici deportati nei campi di sterminio nazisti.

Il progetto prende, infatti, avvio il 28 gennaio 2010 per proseguire nel tempo con l'apertura di uno "sportello" cui possono rivolgersi quanti intendono ricordare familiari o amici deportati attraverso la collocazione di una "Stolpersteine" davanti alla sua abitazione. L'inciampo non è fisico ma visivo e mentale, costringe chi passa a interrogarsi su quella diversità e agli attuali abitanti della casa a ricordare quanto accaduto in quel luogo e a quella data, intrecciando continuamente il passato e il presente, la memoria e l'attualità.

Il progetto in memoria dell'Olocausto, voluto e apprezzato da moltissimi romani, fa da contraltare ai pericolosi rigurgiti antisemiti presenti a Roma e nell'intero Paese. Il recente caso di Francesco Bianco, ex appartenente ai Nar (Nuclei armati rivoluzionari), sospeso dall'Atac (Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma) per aver insultato gli ebrei dalle pagine facebook del suo profilo, non è che la punta dell'iceberg di questa avversione nei confronti degli ebrei. Atteggiamenti che vanno individuati e contrastati; in questo un ruolo fondamentale può essere svolto dalle scuole e dalle università che, invece, troppo spesso dimenticano di affrontare la grande tragedia dell'Olocausto.

"Olocausto: ricordare per costruire un futuro migliore" è il titolo dello speciale che andrà in onda il 26 gennaio, dalle 12.00 alle 13.

Ospiti di Vincenzo Greco saranno Alberto Sed, uno dei pochi sopravvissuti di Auschwitz, Mauro Vittorio Quattrina, regista del documentario 'Il Sasso e il Grano – tre storie sul filo spinato' , Antonio Falcone, figlio di Carmine Falcone, deportato nei campi di concentramento nazisti; durante la trasmissione ci saranno testimonianze di militari salernitani deportati nei campi di concentramento: Enzo Pezzati, Raffaele Ventre, Luigi Fereoli, Bernardino Iannone.

Per partecipare alla trasmissione è possibile inviare una mail a direttawebradio@unisa.it oppure telefonare allo 089 96 91 94 begin_of_the_skype_highlighting              089 96 91 94      end_of_the_skype_highlighting, lasciare il proprio nome e numero telefonico per essere richiamati.

Olocausto: ricordare per non ripetere

Napoli News dagli Atenei | 27 gennaio 2011 | Commenta l'articolo

Oggi, 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria ovvero la ricorrenza istituita per commemorare le vittime delle atrocità dell’Olocausto. Come ogni anno le università campane si fanno carico di mantenere vivo il ricordo di quei fatti al fine di evitare che atti tanto indegni si ripetano ancora.

La Federico II ospiterà alle ore 09.00 nell’Aula Coviello della facoltà di giurisprudenza, un incontro sul tema “La cavia umana. Gli esperimenti nei lager nazisti”. L’evento, promosso dal CIRB-centro interuniversitario di Ricerca Bioetica diretto dal preside delle facoltà di giurisprudenza della SUN Lorenzo Chieffi e dal Comitato Etico per le attività biomediche federiciano presieduto da Claudio Buccelli, intende rivolgersi a tutta la cittadinanza ma soprattutto ai giovani perché saranno la generazione alla guida del mondo futuro. Anche l’associazione “Oltre il chiostro” e il “Seminario Permanente Etica Bioetica Cittadinanza” della facoltà di sociologia hanno condiviso l’evento inoltre, il polo delle Scienze umane e sociali e le facoltà di giurisprudenza e di medicina federiciane, hanno concesso il patrocinio morale.

Il Preside Lucio De Giovanni introdurrà i lavori con la lettura di uno scritto di una giovane ebrea internata nel campo di sterminio di Birkenau, seguiranno vari interventi di esponenti delle Comunità Ebraiche italiane, alcuni filosofi ma anche medici e giuristi. L’appuntamento proseguirà alle ore 16.00 nella sede di ”Oltre il chiostro” (P.zza S.Maria la nova) dove con Giuseppe Reale si avvierà una discussione sul tema “Shoah e poesia: un dialogo mancato?”. Durante il pomeriggio saranno letti alcuni componimenti poetici e verrà proiettato un cortometraggio sulla vicenda di un gruppo di 20 bambini reclusi nel campo di concentramento di Neuengamme, di cui faceva parte Sergio de Simone, bambino napoletano di 7 anni.

Anche l’Università di Salerno celebrerà il memoriale alle ore 15.00 presso il Teatro d’Ateneo dove sarà proiettato il documentario di Giustina LaurenziUna storia diversa. Ebrei a Campagna 1940-43” a cui seguirà un dibattito dove interverranno tra gli altri: il Rettore Raimondo Pasquino, il Preside della facoltà di lettere Luca Cerchiai, Miriam Rebhun e Marco Soria della Comunità ebraica di Napoli ed il promotore dell’iniziativa Parco della Memoria in Campania Edoardo Scotti, giornalista di Repubblica.

Inoltre, in onda sulla web radio dell’ateneo, dalle 12.00 alle 13.00 sarà trasmesso lo speciale “Olocausto: ricordare per costruire un futuro migliore”. Gli ospiti della puntata saranno: Alberto Sed, uno dei pochi sopravvissuti di Auschwitz, Mauro Vittorio Quattrina, regista del documentario ‘Il Sasso e il Grano – tre storie sul filo spinato’ , Antonio Falcone, figlio del deportato Carmine Falcone ed alcuni militari salernitani che hanno vissuto la tragica esperienza dei campi di concentramento.

L’evento sarà anche un’occasione per celebrare l’apposizione di 54 nuove Stolpersteine (pietre d’inciampo) apposte in cinque diversi municipi di Roma. Le pietre d’inciampo sono dei sampietrini ideati dall’artista Guenter Demnig e hanno il compito di ricordare lo sterminio nazista. Camminando per strada e passandoci sopra ognuno ricorderà perché sono li.

Sarà possibile partecipare alla diretta UniS@und inviando una mail a
direttawebradio@unisa.it oppure telefonando allo 089 96 91 94 begin_of_the_skype_highlighting              089 96 91 94      end_of_the_skype_highlighting.

LAVAGNO. Oggi nella sala civica di San Pietro

L'orrore della Shoah
nelle immagini
di Vittorio Quattrina

«Ero un numero» racconta la storia del quindicenne ebreo Alberto Sed, che fu deportato ad Auschwitz

  • Domenica 13 Febbraio 2011

Il Comune di Lavagno celebra la Giornata della memoria proponendo la visione gratuita di «Ero un numero», il nuovo documentario sulla Shoah realizzato dal regista Mauro Vittorio Quattrina, prodotto insieme all'associazione culturale Storia Viva. L'opera, che raccoglie la testimonianza di Alberto Sed, sopravvissuto ad Auschwitz, verrà proiettata oggi alle 16.30 nella sala civica di San Pietro.
«Ero un numero» è il primo dei tre documentari destinati a formare la trilogia «Il sasso e il grano - tre storie sul filo spinato». Alberto Sed è un ebreo romano, deportato ad Auschwitz nel 1944 assieme alla mamma e alle tre sorelle dopo essere passato dal campo di raccolta di Fossoli, in provincia di Modena. La mamma e una sorella, appena arrivate, vennero mandate alla camera a gas. Un'altra sorella fu sbranata dai cani delle SS aizzati contro di lei per divertimento. La terza, che aveva assistito all'omicidio, si salvò dopo aver sopportato gli esperimenti del dottor Mengele.
Alberto aveva 15 anni quando arrivò prigioniero ad Auschwitz e fu costretto a passare dall'adolescenza ad una tragica e consapevole maturità. Durante la permanenza nel lager vide ogni orrore, perfino prigionieri costretti a lanciare in aria neonati a cui i nazisti sparavano come al tiro a volo. Nel dopoguerra si sposò, ebbe figlie e nipoti ma non riuscì più a prendere in braccio i propri figli; attorno a lui molti amici ex deportati, non sopportando i fantasmi del passato, si erano suicidati.
Nel proprio raccontare Quattrina, considerato uno dei migliori registi nel settore del documentario storico, evita accuratamente le scene cruente, proprio per portare lo spettatore ad essere partecipe della narrazione aldilà delle facili emozioni. Anche la musica contribuisce a generare un senso di “tempo sospeso” per far entrare lo spettatore nella storia narrata. G.C.

Fra gli innumerevoli articoli dedicati al documentario "Deportato I57633", liberamente tratto dall'omonimo libro, li potete trovare sul sito

www. storiaviva.jimdo.com oppure

 

IL GIORNALE

http://www.ilgiornale.it/cultura/una_vita_mediano_salvarsi_lager/27-01-2010/articolo-id=416976-page=0-comments=1

 

 o negli archivi dell'avvenire L'AVVENIRE, del quotidiano L'ARENA ecc... oppure qui:

http://www.anrp.it/Rassegna_1_3_2011_low.pdf    -  pag. 24

 

o qui:

http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b19fc5da0bedcd/pag16sanita.pdf

 

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